Un giorno gli aerei voleranno in elettrico. Ma quel giorno non è ancora oggi.
Per adesso però, possiamo cominciare ad attrezzare meglio gli aeroporti esistenti in modo
da rendere più sostenibile un mezzo di trasporto altamente impattante dal punto di vista
delle emissioni quale è l’aeromobile.
Il Friuli il Trieste Airport, grazie al progetto Noemix, ha compiuto sicuramente un
importante passo verso la sostenibilità ambientale con l’inaugurazione di un impianto
fotovoltaico da 3.143 kW e l’introduzione di nuovi mezzi elettrici all’interno delle strutture e
delle istituzioni amministrative della Regione. Questa scelta verso le fonti rinnovabili,
rappresenta un avanzamento significativo nel percorso verso le zero emissioni per
l’aeroporto e per la regione Friuli Venezia Giulia nel suo insieme, perchè l’esubero di
energia previsto di circa 1Gw prodotto dall’impianto fotovoltaico, sarà immesso nella rete
elettrica locale, andando proprio a sostenere la ricarica dei mezzi elettrici acquisiti.
Un accordo strategico tra Regione e Trieste Airport
L’assessore regionale per la Difesa dell’ambiente, Fabio Scoccimarro, ha sottolineato
come questo progetto collochi l’aeroporto del Friuli Venezia Giulia tra i più avanzati in Italia
e, più in generale, nel mondo, in termini di sostenibilità. L’accordo, siglato tra la Regione
Friuli Venezia Giulia e il Trieste Airport nell’ambito del progetto Noemix, ha un valore di 3.5
milioni di euro. Indubbiamente un investimento importante per la Regione Friuli Venezia
Giulia. “Questo progetto– ci tiene a precisare l’Assessore – rientra all’interno di un’ottica di
più ampio respiro, che è la neutralità climatica anticipata di 5 anni per la nostra Regione
rispetto agli obiettivi del Green deal europeo, del 2050, cosa che abbiamo voluto
fermamente mettere nero su bianco con la legge quadro approvata l’altro anno
denominata “FVGreen.
Dettagli tecnici dell’impianto fotovoltaico
L’impianto fotovoltaico inaugurato a Ronchi dei Legionari ha una potenza di 3.143 kW ed è
integrato con batterie di accumulo da 600 kW. Questo sistema permetterà di
immagazzinare e riutilizzare l’energia rinnovabile prodotta, contribuendo significativamente
alla riduzione delle emissioni di CO2.
L’approccio impiegato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, non solo riduce l'impatto
ambientale, ma supporta anche il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo,
anticipati al 2045, piuttosto che al 2050, dall’Amministrazione regionale.
Un impegno concreto verso la sostenibilità
Alla cerimonia di inaugurazione, oltre all’assessore Scoccimarro, erano presenti il
presidente di Trieste Airport Marco Consalvo, il presidente nazionale dell’Enac Pierluigi Di
Palma e il sindaco di Ronchi dei Legionari Mauro Benvenuto. Tutti hanno evidenziato il
grande impegno della società aeroportuale nel perseguire obiettivi “verdi”, allineandosi con
le politiche ambientali regionali e internazionali.
Volare più leggeri, con lo sguardo rivolto alla sostenibilità è possibile, parola del Trieste
Airport.