Un immobile deve necessariamente possedere le certificazioni di classe energetica (ACE, APE, AQE). Per ottenere questi documenti è necessario farsi carico dell’intervento di un perito incaricato per il rilascio delle certificazioni. Il servizio non è sempre obbligatorio: ci sono infatti dei casi in cui è possibile evitare di eseguire una perizia per ottenere l’attestazione energetica.
Vediamo in quali quando questo si verifica e come ottenerle le certificazioni.
Diverse tipologie di certificazioni
Abbiamo già anticipato che le certificazioni di classe energetica si suddividono in ACE, APE e AQE. Ma cosa le differenzia?
Nel caso dell’ACE ci si riferisce all’attestato di Certificazione Energetica. Con questo acronimo si riescono a definire in maniera chiara i possibili consumi di un edificio, nella maniera più verosimile possibile. Mira a far individuare all’utente il consumo totale per avere un quadro completo dei consumi totali di energia e la quota di energia rinnovabile utilizzata dall’impianto.
Attraverso l’adozione di un APE unico si ha invece la sostituzione – o meglio, l’integrazione, del vecchio attestato di Prestazione Energetica (APE) secondo quanto previsto dalle linee guida nazionali. Un documento unico valido su tutto il territorio nazionale rende la coordinazione e la gestione della prestazione energetica più omogenea.
L’APE si presenta come in formato standard strutturato in modo da fornire delle indicazioni semplici e chiare sulla prestazione energetica di un edificio.
Al suo interno troviamo informazioni relative:
- prestazione energetica globale
- la classe energetica del fabbricato (prestazione termica di climatizzazione e trasmittanza termica periodica)
- requisiti minimi di efficienza energetica (riguardo le emissioni di anidride carbonica)
- indici di prestazione energetica (rinnovabile e non)
- energia elettrica trasportata all’interno dell’impianto e dell’edificio
- quantità di consumo annuo dell’energia elettrica
- raccomandazioni per il miglioramento dell’efficienza energetica
Si adotta un sistema di valutazione di classi energetiche in ordine alfabetico a partire dalla A4 fino alla G: più la lettera associata alla certificazione energetica è bassa, più il consumo di energia è elevato all’interno dell’immobile. Questo sistema si basa su un indice di prestazione energetica globale non rinnovabile relativo all’edificio.
Infine, l’AQE rappresenta l’attestato di Qualificazione Energetica. Anche in questo caso si vanno a evidenziare le caratteristiche energetiche di un edificio, come la classe di appartenenza.
Si differenzia dall’APE per tre aspetti:
- AQE può essere redatto anche da un tecnico abilitato che ha preso parte ai lavori nell’edificio che si deve valutare, mentre l’APE deve essere sottoscritto solo da personale esterno alla valutazione dell’edificio.
- l’AQE è solo una proposta di classe energetica
- l’APE deve essere consegnato alla regione, mentre l’AQE al comune.
Quando non fare la certificazione energetica
Ci possono essere delle situazioni in cui si risulta esenti dallo stilare una certificazione energetica:
- se si è proprietari di una struttura agricola, artigianale, industriale se provviste di locale climatizzato per esigenze legate al processo produttivo.
- immobili che sono registrati come beni paesaggistici e culturali
- costruzioni che sono sottoposte a risanamento come definito dal piano urbanistico e quelle che necessitano di restauro (se sono riconosciute come opere di valore storico e artistico)
- tutti gli stabili di piccola dimensione o superficie (non superiore a 50 mq)
Per quanto riguarda la validità, l’attestato di prestazione energetica dura 10 anni a partire dal momento del suo rilascio e si aggiorna ad ogni intervento di ristrutturazione o riqualificazione che abbia implicazioni sulla classe energetica dell’immobile.
Per definire la classe energetica del tuo immobile è bene fare affidamento a persone autorevoli che abbiano delle competenze specifiche e avere tutta la documentazione necessaria riguardo la classe energetica.